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MONTENEGRO: ARRESTATA LA DIRETTRICE DELL'AGENZIA CONTRO LA CORRUZIONE

Gli agenti dello SPO (Dipartimento di polizia speciale del Montenegro) durante la mattina del 17 aprile hanno bloccato e perquisito la sede dell'agenzia per la prevenzione della corruzione, nella capitale Podgorica. Dopo averne perquisito anche l'auto personale, gli agenti hanno tratto in arresto la direttrice dell'agenzia stessa, Jelena Perovic, accusata di abuso d'ufficio. La notizia, in italiano, viene riportata  qui da Agenzia Nova . Maggiori dettagli vengono forniti da BalkanInsight,  in questo articolo , dove si ricorda anche che i partiti attualmente al governo hanno pubblicamente accusato la Perovic di avere fornito protezione a membri del precedente governo del DPS di Milo Đukanović.

CALCIO, POLITICA, VIOLENZA: IN BOSNIA E' STATO IL WEEK END DEI DERBY

In Bosnia Erzegovina si sono concentrati nel weekend appena trascorso entrambi i derby calcistici più attesi e temuti, quello di Sarajevo tra FK Sarajevo e Zeljeznicar e quello di Mostar, tra Zrinjski e Velez.  Entrambe queste partite sono considerate sempre ad altissimo rischio di scontri, anche se le rivalità che le contraddistinguono sono di tipo diverso. A Sarajevo i tifosi sono divisi, più che dall'appartenenza etnico-nazionale, da un'antica inimicizia che potremmo definire "di classe". Se infatti è vero che lo Zeljeznicar ha sede e stadio a Grbavica (quartiere tristemente noto per l'occupazione serba durante la guerra), è soprattutto per l'origine proletaria e non autoctona della sua tifoseria storica che il club viene snobbato dai sarajevesi del centro città. Mentre l'FK Sarajevo è la squadra che rappresenta (o almeno rappresentava storicamente) la borghesia cittadina, lo Zeljeznicar già dal nome (una specie di "dopolavoro dei ferrovieri")

RASSEGNA STAMPA: SERBIA E KOSOVO

Con i tempi di lettura e riflessione più lunghi offerti dal weekend, vi invito alla lettura di due articoli, entrambi in italiano, da East Journal.  Il primo articolo,  qui disponibile , fa il punto su tutte le questioni più importanti riguardo al Kosovo in questo periodo, a partire dall'alta probabilità che Pristina possa ottenere entro maggio l'ingresso nel Consiglio d'Europa.  Il secondo articolo,  qui disponibile , fa invece il punto su una vicenda di cui mi sono già occupato, quella del prof.Dinko Gruhonjic, che i nazionalisti serbi vorrebbero espellere dalla facoltà di Filosofia di Novi Sad, motivo per cui hanno anche bloccato per vari giorni la facoltà stessa. Buona lettura 

BOSNIA ERZEGOVINA: DODIK E BECIROVIC GUARDANO IN DIREZIONI OPPOSTE

Il presidente della Republika Srpska (entità serba della Bosnia Erzegovina) Milorad Dodik ed il membro bosgnacco della presidenza tripartita Denis Becirovic sembrano viaggiare ormai su binari completamente differenti, anzi sembrano andare in  direzioni opposte. Come riporta ANSA  in questo dettagliato articolo , Becirovic (che è da poco entrato in carica: la presidenza tripartita viene infatti guidata a turno per otto mesi da ciascun membro, quello serbo, qiello croato e quello bosgnacco) ha incontrato a Bruxelles il segretario generale della NATO Stoltenberg, al quale ha detto di augurarsi per la Bosnia un invito ad entrare nell'alleanza. A stretto giro, Dodik (che si trovava anche lui fuori dalla Bosnia, a Parigi) ha replicato che la componente serbo bosniaca non permetterà mai al Paese di entrare nella NATO e ha inoltre accusato Becirovic di abusare del proprio ruolo istituzionale, ricordando che le decisioni in materia militare e di difesa all'interno della presidenza colle

SERBIA: VICINO L'ACCORDO PER L'ACQUISTO DI 12 CACCIA RAFALE DALLA FRANCIA

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha incontrato a Parigi l'omologo francese Emmanuel Macron e pare si sia arrivati quasi alla conclusione di un accordo, a cui si lavorava da anni, per l'acquisto da parte della Serbia di 12 caccia Rafale dalla Francia. Dell'incontro si trova notizia in italiano sul sito web di  ANSA , ma un'analisi più dettagliata è disponibile in inglese su  BalkanInsight , in un articolo che traccia anche una mappa molto dettagliata delle tipologie di armi acquistate dalla Serbia negli ultimi anni e dei Paesi che gliele hanno vendute. Un mix davvero notevole, coerente con la volontà della Serbia di Vucic di parlare con tutti, facendosi sostanzialmente gli affari propri, sfruttando il ruolo più o meno ufficialmente riconosciuto di stabilizzatore (o destabilizzatore, a seconda di come si guarda alla cosa) dei Balcani. Scopriamo quindi che la Serbia negli ultimi anni ha acquistato armi o sistemi di difesa da Stati Uniti, Canada, Germania, ovviamente Fr

KOSOVO: A SORPRESA, SRPSKA LISTA BOICOTTA IL VOTO NELLE MUNICIPALITA' DEL NORD

Secondo quanto riporta  BalkanInsight , il partito serbo Srpska Lista ha deciso di boicottare il voto del 21 aprile nelle quattro municipalità del Nord di Mitrovica Nord, Zvecan, Lepovisac e Zubin Potok. In queste municipalità si terrà un referendum, al quale si è giunti grazie ad una massiccia raccolta di firme proprio nella comunità serba. Dalle elezioni comunali di Aprile 2023, infatti, erano usciti vincitori quattro sindaci di etnia albanese, con una partecipazione al voto però inferiore al 5% : la comunità serba, maggioritaria in quelle aree, non aveva infatti partecipato al voto. Proprio per questo, in seguito, era stato richiesto l'annullamento del risultato e si era arrivati alla soluzione del referendum sulla decadenza o meno dei sindaci in carica. A questo punto, tuttavia, l'esito appare scontato se la popolazione serba seguirà le indicazioni di Srpska Lista, i cui rappresentanti alla CEC (commissione elettorale centrale) sono stati ritirati.

KOSOVO: AVVIATO IL CENSIMENTO, I PARTITI SERBI INVITANO AL BOICOTTAGGIO

È iniziato in Kosovo il primo censimento della popolazione dal 2011. Come sempre nei Balcani, e particolarmente in Kosovo, ogni  censimento crea timori e tensioni, dato che tendenzialmente tutta la politica si basa sui rapporti numerici tra i vari gruppi etnico-nazionali. Esattamente come accadde nel 2011, i partiti serbi invitano al boicottaggio. Secondo Srpska Lista, il censimento avrebbe come unico scopo quello di certificare il successo della pulizia etnica subita dai serbi nel nord del Paese, un'area a dir poco molto inquieta nell'ultimo anno.  Diversamente dal 2011, quando ad occuparsi del censimento furono le municipalità, oggi tutto verrà gestito a livello centrale. Altro aspetto importante, per la prima volta il questionario si occuperà anche di individuare le proprietà perse o danneggiate durante la guerra,  nonché di quantificare in modo preciso la diaspora (si ritiene che almeno mezzo milione di kosovari si trovino oggi fuori dal Paese, un numero enorme, considerato