DOPO IL 9 GENNAIO: UN BILANCIO DELLE CELEBRAZIONI (INCOSTITUZIONALI) IN RS


 Naturalmente, le celebrazioni in occasione della festa della proclamazione della Repubblica Serba di Bosnia, nonostante sia stata dichiarata incostituzionale dal 2015, si sono comunque tenute. Anzi, quest'anno hanno assunto per Milorad Dodik un'importanza ancora maggiore, dato che sono seguite immediatamente all'applicazione di nuove sanzioni a lui ed al suo entourage da parte degli USA.

Come non era difficile prevedere, tali celebrazioni (con tanto di parate poliziesche e militari a Banja Luka e Brcko) sono state accompagnate da incidenti in varie località. Provocazioni e violenze si sono verificate anche ai danni di bosgnacchi all'esterno di moschee, in occasione della celebrazione della vigilia del Natale ortodosso. 

Su tutti questi episodi, riportati singolarmente dalla stampa bosniaca nei giorni scorsi, si comincia ora a fare il punto. La strategia di Milorad Dodik, qui interpellato in proposito da N1, è stata prevedibilmente quella di minimizzare: ha asserito di "non essere informato" su questi episodi e comunque di ritenerli fatti individuali ed isolati. Di parere completamente diverso è la giornalista Milica Milojevic, che sempre ad N1 dichiara di ritenere organizzati tutti questi atti di intimidazione e violenza.

Molto utile risulta la lettura di questo articolo, in inglese, dal portale di Balkan Insight, dove vengono riepilogati e descritti con precisione tutti gli episodi incriminati, con un'amara considerazione: questo clima riporta alla memoria l'inizio della guerra, nel 1992. 

AGGIORNAMENTO: sui disordini in occasione della celebrazione del 9 gennaio e più in generale sulla situazione della Bosnia Erzegovina in questo inizio di 2022, utile l'ascolto della Radio3 Mondo del 11/01/22, con la partecipazione della giornalista bosniaca e collaboratrice di OBCT Azra Nuhefendic.

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